Questo autore deve ancora scrivere la sua biografia.Nel frattempo lasciaci dire che siamo orgogliosi admin dei contributi e 2 voci.
La Femenàte è uno degli spettacoli più suggestivi legati alle tradizioni più antiche…
addirittura alle ritualità celtiche legate al fuoco ed alla sua azione vivificatrice e purificatrice, è quello che puntualmente illumina le fredde serate del 5 gennaio.
Fa parte di tutta quella serie di riti epifanici che tra il 5 e 6 gennaio si svolgono dai monti alla pianura in tutto il Friuli, sia pure diversificati per scenari e contorni.
La Femenàte è realizzata sovrapponendo ad una intelaiatura romboidale, sostenuta da una pertica di abete sufficientemente lunga e saldamente piantata nel terreno, fatta con stanghe di abete fissate con chiodi, ramaglie e fogliame secchi.
Il rombo della struttura viene interrotto ad intervalli regolari da pertiche più sottili inchiodate a quella della struttura portante per consentire, il giorno destinato alla festa, di sostenere una grande quantità di fieno, stoppie di granoturco, viticci secchi delle piante di fagiolo, ramaglie secche e tutti i materiali vegetali di scarto lasciati sui campi di raccolta.
Mîstirs, è il viaggio nella cultura di Paularo tra vecchi mestieri e antiche tradizioni.
Nell’ultimo fine settimana di agosto la Valle d’Incarojo si popola di boscaioli e intagliatori, pastori e casari, fabbri e arrotini, muratori e falegnami i quali, con il loro ingegno, animano le vie e le piazze del paese incantando grandi e piccini.
Ovunque musica, balli e tavole imbandite dei piatti di un tempo preparati secondo le ricette tramandate e perfezionate per generazioni, che fanno da cornice agli abili artigiani impegnati a riprodurre professioni quasi scomparse.
Un appuntamento irrinunciabile per quanti desiderano immergersi per una giornata nella vita di un tempo riscoprendone la genuinità e la semplicità.
ECOMUSEO I MISTIRS
Via S. Sbrizzai, 13
33027 Paularo (UD)
Tel. 0433 70026
Fax 0433 70844
P.Iva 00544080302
commercio@comune.paularo.ud.it
Ringraziamo per la condivisione dei materiali fotografici Nemas Gortan, Dylan Fabiani, Josef Dereani, Steve Moro